Le tipologie del caffè: arabica o robusta
Arabica e Robusta sono le due specie di caffè più conosciute. Ma quali sono le differenze? Scopriamole insieme
Una pianta di caffè è un arbusto che impiega minimo 2–3 anni per produrre la sua prima raccolta.
I fiori, bianchi, simili a quelli di Gelsomino, diventano frutti che inizialmente sono di colore giallo-verde e poi, a distanza di alcuni mesi di maturazione, diventano rossi. Questo processo impiega circa 8-11 mesi. Le ciliegie vengono raccolte a mano dalla pianta nel periodo della raccolta.
Arabica e Robusta sono i due tipologie di chicchi di caffè utilizzati per realizzare le miscele che troviamo in commercio. La prima importante differenza riguarda la genetica: l’Arabica ha 44 cromosomi, la Robusta 22, inoltre la Robusta ha un livello più alto di caffeina rispetto all’Arabica.
La tipologia più diffusa è l’Arabica, parliamo infatti del 70% del caffè prodotto al mondo. Cresce a quote elevate, sopra i mille metri e ha bisogno di molta pioggia. Viene coltivata nell’America del sud e in quella Centrale, in Kenya, Etiopia e nell’est Africa in generale.
La Robusta invece cresce a quote più basse ed è più resistente alle malattie. Viene prodotta in Camerun e Costa d’avorio, e in estremo oriente (il Vietnam è il primo produttore). I due tipi di caffè si differenziano anche nel chicco: quelli di Arabica sono degli ovali allungati, quelli di robusta invece hanno una forma più arrotondata
Se parliamo del gusto, chi preferisce il gusto delicato sarà un estimatore dell’Arabica, invece chi cerca un gusto più corposo e amaro dovrà scegliere la Robusta.